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L’installazione di un videocitofono in un edificio condominiale rappresenta un significativo passo avanti in termini di sicurezza e praticità per tutti i residenti.
Questo dispositivo, che unisce le funzionalità di un tradizionale citofono a quelle di una videocamera, permette di vedere chi si presenta all’ingresso prima di autorizzarne l’accesso.
Una simile implementazione, che si tratti dell’iniziativa di un singolo proprietario o di una decisione dell’intero stabile, comporta una serie di domande e considerazioni di natura pratica, economica e legale. Affrontare questi aspetti con chiarezza è fondamentale per compiere scelte informate e corrette.
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Sommario
I vantaggi di un sistema di videocitofonia
I benefici legati all’adozione di un videocitofono sono molteplici e incidono positivamente sulla qualità della vita all’interno del condominio.
Il vantaggio più evidente è l’incremento del livello di sicurezza.
La possibilità di identificare visivamente chiunque suoni alla propria porta agisce come un efficace deterrente contro malintenzionati, truffatori o semplici disturbatori. Questa funzione si rivela particolarmente utile per le persone più vulnerabili, come anziani o famiglie con bambini, che possono così evitare di aprire a sconosciuti.
Accanto alla sicurezza, vi è un innegabile aumento della comodità. I modelli più moderni e “smart” offrono funzionalità avanzate, come la connessione allo smartphone.
Questa tecnologia permette di rispondere al citofono e aprire il portone anche quando non si è fisicamente in casa, una funzionalità preziosa per gestire le consegne dei corrieri, consentire l’accesso a personale di servizio o semplicemente per non perdere la visita di un amico o parente.
Un impianto di videocitofonia moderno e funzionale contribuisce poi a valorizzare l’intero immobile. Un edificio dotato di tecnologie che ne migliorano la sicurezza e la fruibilità risulta più appetibile sul mercato immobiliare, rappresentando un valore aggiunto sia per chi intende vendere il proprio appartamento sia per chi desidera affittarlo.
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Installazione: l’iniziativa individuale e quella condominiale
Quando si considera l’installazione di un videocitofono in condominio, è necessario distinguere due scenari principali: l’installazione da parte di un singolo condomino e la sostituzione o l’installazione di un impianto centralizzato per l’intero edificio.
Un singolo proprietario ha il diritto di installare un videocitofono a proprie spese, anche se il resto del palazzo ne è sprovvisto.
Questa operazione rientra nell’uso dei beni comuni, come la facciata dell’edificio, a patto che non ne alteri il decoro architettonico e non impedisca agli altri condomini di fare lo stesso.
È buona norma informare l’amministratore prima di procedere, il quale potrà verificare che l’intervento non arrechi danno alle parti comuni. La spesa per l’apparecchio interno e la sua installazione sarà interamente a carico del singolo richiedente.
Diverso è il caso in cui l’intero condominio decida di dotarsi di un nuovo impianto di videocitofonia, sostituendo quello citofonico esistente.
Questa decisione deve essere necessariamente presa in sede di assemblea condominiale, in quanto si tratta di un intervento che riguarda le parti comuni dell’edificio e coinvolge tutti i residenti.
L’opera può essere qualificata sia come manutenzione straordinaria, se si migliora un impianto già esistente, sia come innovazione, se introduce un servizio completamente nuovo.
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Norme, permessi e maggioranze assembleari
La decisione di installare un impianto videocitofonico centralizzato richiede una delibera assembleare specifica.
La giurisprudenza prevalente tende a qualificare la sostituzione di un vecchio citofono con un moderno videocitofono come un’innovazione che migliora la sicurezza e la fruibilità delle parti comuni.
Per l’approvazione di tale intervento, la legge italiana, attraverso l’articolo 1136 del Codice Civile, stabilisce le maggioranze necessarie.
È richiesto il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti all’assemblea, che rappresentino almeno la metà del valore dell’edificio, espresso in millesimi (≥ 500/1000). Questa maggioranza è valida sia in prima che in seconda convocazione dell’assemblea.
È importante notare che, sebbene un condomino possa installare autonomamente un videocitofono per la propria unità, non può pretendere che l’intero condominio adotti la stessa tecnologia. Qualsiasi decisione che imponga un cambiamento per tutti deve passare attraverso il voto assembleare.
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Ripartizione delle spese di installazione e manutenzione
Un aspetto di fondamentale importanza riguarda la suddivisione dei costi. La ripartizione delle spese per l’impianto videocitofonico segue regole precise che dipendono dalla natura dell’intervento.
Per l’installazione di un impianto ex novo o per la sua totale sostituzione, i costi relativi alle parti comuni (come la pulsantiera esterna, l’alimentatore, e i cavi montanti) vengono ripartiti tra tutti i condomini secondo i millesimi di proprietà.
Le spese relative alle parti di proprietà esclusiva, ovvero il monitor interno a ciascun appartamento e i relativi cablaggi derivati, sono invece a totale carico del singolo proprietario.
Discorso diverso vale per la manutenzione.
I costi per la manutenzione delle parti comuni dell’impianto si suddividono tra tutti i condomini, sempre in base ai millesimi di proprietà.
Qualora, invece, il guasto riguardi l’apparecchio interno di un singolo appartamento, la spesa per la riparazione o sostituzione sarà di esclusiva competenza del proprietario dell’unità immobiliare.
L’assemblea, con il consenso unanime di tutti i partecipanti al condominio, può deliberare un criterio di ripartizione differente da quello millesimale, ad esempio suddividendo la spesa in parti uguali. Se un condomino esprime il proprio dissenso rispetto all’innovazione, in alcuni casi specifici previsti dalla legge (innovazioni gravose o voluttuarie), potrebbe essere esonerato dalla spesa, ma perderebbe la possibilità di usufruire del nuovo servizio.
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Gestione della privacy: un aspetto da non sottovalutare
L’installazione di un dispositivo dotato di videocamera impone una rigorosa attenzione alle normative sulla privacy, in particolare al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).
Il Garante per la protezione dei dati personali ha fornito indicazioni precise per garantire che l’uso del videocitofono non leda il diritto alla riservatezza di terzi.
La regola fondamentale è il principio di “minimizzazione dei dati”.
L’angolo di ripresa della telecamera esterna deve essere strettamente limitato allo spazio necessario per identificare chi suona. Deve inquadrare la persona che si trova nell’immediata prossimità della pulsantiera, evitando di riprendere aree comuni più ampie, il marciapiede, la strada o le porte di ingresso di altri appartamenti. La finalità deve essere la mera protezione della proprietà privata.
È vietata la registrazione continua delle immagini. Il sistema deve attivarsi esclusivamente quando un visitatore preme il pulsante di chiamata.
Qualsiasi forma di registrazione audio o video senza il consenso degli interessati è illecita.
Nel caso di un impianto condominiale, è obbligatorio esporre un cartello informativo che segnali la presenza del sistema di videocitofonia, come previsto dalla normativa sulla videosorveglianza.
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Videocitofono condominio: un investimento per la sicurezza collettiva
L’adozione di un sistema di videocitofonia in ambito condominiale si configura come una scelta vantaggiosa, capace di elevare gli standard di sicurezza e di benessere abitativo.
La sua implementazione, sia essa un’iniziativa del singolo o una decisione collettiva, richiede una conoscenza adeguata delle normative vigenti, delle corrette procedure assembleari e dei principi di ripartizione delle spese.
Un’attenzione particolare va riservata al rispetto della privacy, assicurando che la tecnologia sia utilizzata in modo corretto e non invasivo.
In un contesto in cui la sicurezza domestica assume un ruolo sempre più centrale, i videocitofoni rappresentano una soluzione efficace, integrabile con sistemi di allarme più complessi, come quelli offerti da Verisure, per un controllo completo e remoto della propria abitazione.
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