Videosorveglianza con audio: è legale? 

Questo articolo esplora il contesto normativo italiano che regola l’impiego della videosorveglianza con audio, fornendo indicazioni pratiche per un uso corretto e conforme alla legge. 

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La crescente necessità di protezione, sia in contesti domestici sia aziendali, ha portato a un’enorme diffusione dei sistemi di videosorveglianza

Tra questi, i dispositivi con registrazione audio stanno diventando sempre più popolari, poiché offrono un livello di dettaglio che le sole immagini non possono fornire. 

L’integrazione dell’audio, però, introduce questioni legali e di riservatezza piuttosto complesse che richiedono un’attenta valutazione. 

Questo articolo esplora il contesto normativo italiano che regola l’impiego della videosorveglianza con audio, fornendo indicazioni pratiche per un uso corretto e conforme alla legge. 

L’aumento di popolarità della videosorveglianza con audio: motivi

I sistemi di videosorveglianza con audio presentano diversi vantaggi rispetto ai tradizionali sistemi video:

  • Maggior dettaglio informativo: la registrazione audio fornisce elementi informativi aggiuntivi che possono chiarire situazioni ambigue o incomprensibili dalle sole immagini. Ad esempio, la registrazione di una conversazione durante un tentativo di furto può rivelare dati sull’identità dei malintenzionati o sulle loro intenzioni. L’audio cattura sfumature importanti come il tono della voce, il contenuto delle parole e rumori ambientali rilevanti.
  • Efficace deterrente: la consapevolezza di essere ripresi e ascoltati può dissuadere dal compiere azioni illegali o indesiderate. La registrazione audio, oltre a quella delle immagini, aggiunge un livello di controllo e consapevolezza che può ridurre i comportamenti illeciti.
  • Verifica degli allarmi: in caso di allarme, l’audio permette di valutare la gravità della situazione e di decidere come intervenire. Ascoltare l’ambiente protetto consente agli operatori  – in caso di impianto collegato ad una centrale operativa – di valutare se si tratta di un falso allarme o di un’effettiva emergenza, ottimizzando l’intervento dei Servizi di Vigilanza poiché la registrazione audio in tempo reale è un elemento importante.
  • Prove più complete: le registrazioni audio, combinate con il video, possono rappresentare prove più solide in un procedimento legale, perché offrono una ricostruzione più esaustiva dei fatti. L’audio aumenta il valore probatorio delle registrazioni.

Il quadro giuridico italiano: un equilibrio tra sicurezza e privacy

L’utilizzo di sistemi di videosorveglianza con audio in Italia è strettamente regolato dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR – Regolamento UE 2016/679) e dal Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. 196/2003, come modificato dal D.Lgs. 101/2018), e dalle Linee Guida 3/2019 sul trattamento dei dati personali attraverso dispositivi video, emanate dal Comitato Europeo per la Protezione dei Dati (EDPB). 

La legge stabilisce che:

  • Liceità, Correttezza e Trasparenza: il trattamento dei dati personali, inclusa la registrazione audio, deve essere lecito, corretto e trasparente nei confronti dell’interessato.
  • Limitazione delle finalità: la videosorveglianza, con audio, deve essere usata solo per scopi specifici, espliciti e legittimi. Ad esempio, la sicurezza del patrimonio, la prevenzione di atti vandalici o il controllo degli accessi. Citiamo, a tale proposito, il Provvedimento n. 477/2023 con cui il Garante per la protezione dei dati personali ha stabilito che chiunque intende installare telecamere o microfoni deve garantire il rispetto della privacy altrui, limitando la sorveglianza alla propria proprietà. Se per motivi giustificati è necessario includere aree comuni o spazi pubblici, devono essere adottate misure adeguate, come l’oscuramento delle zone non rilevanti ai fini della sicurezza.
  • Minimizzazione dei dati: i dati raccolti, inclusi quelli audio, devono essere adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto alle finalità per cui sono trattati. La registrazione audio deve servire strettamente allo scopo prefissato.
  • Limitazione della conservazione: i dati personali, inclusi i file audio, devono essere conservati per un periodo non superiore a quello necessario per le finalità per cui sono stati raccolti. Di solito, si consiglia di non superare le 24-72 ore, salvo esigenze specifiche che giustifichino un periodo di conservazione più lungo (ad esempio, indagini in corso).
  • Integrità e riservatezza: i dati personali, inclusi gli audio, devono essere trattati in maniera da garantire un’adeguata sicurezza, compresa la protezione da trattamenti non autorizzati o illeciti e dalla perdita, dalla distruzione o dal danno accidentali.
  • Responsabilità: il titolare del trattamento (chi decide come e perché vengono trattati i dati) è responsabile del rispetto del GDPR e deve dimostrare di aver adottato le misure necessarie per la protezione dei dati, compresi quelli audio.

Il consenso informato: un elemento rilevante

La necessità di ottenere il consenso informato delle persone sorvegliate varia in base al contesto:

  • Luoghi privati: in generale, per la videosorveglianza con audio all’interno di una proprietà privata (abitazione, ufficio), serve il consenso degli occupanti. Se la videosorveglianza con audio protegge la proprietà da intrusioni esterne e non riprende aree di passaggio o di pertinenza comune, il consenso potrebbe non essere obbligatorio, ma è consigliabile informare gli occupanti.
  • Luoghi di lavoro: la videosorveglianza con audio nei luoghi di lavoro è un tema delicato. L’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori (L. 300/1970)  – così come riformulato dopo l’introduzione del Jobs Act – stabilisce che gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti dai quali derivi la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori possono essere installati solo con l’obiettivo di salvaguardare la sicurezza e il patrimonio aziendale, nel pieno rispetto della privacy e della dignità dei lavoratori, con l’accordo delle rappresentanze sindacali aziendali o, in mancanza, con l’autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro. Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha chiarito che la captazione dell’audio rientra in questa disciplina. La videosorveglianza con audio sul luogo di lavoro richiede una procedura specifica e complessa. Alcune pronunce, come si evince da sentenze simili in materia di protezione dei dati, evidenziano l’importanza di una corretta valutazione dei rischi e di un’adeguata informativa ai lavoratori.
  • Luoghi pubblici: nei luoghi pubblici, l’installazione di telecamere con audio è vietata, salvo autorizzazioni da parte delle autorità competenti e nel rispetto di misure di sicurezza e trasparenza.

L’importanza della segnaletica informativa per le aree videosorvegliate con audio

Occorre informare le persone che stanno per entrare in un’area videosorvegliata con audio. 

Questo avviene tramite cartelli ben visibili che indichino:

  • La presenza di telecamere e microfoni.
  • L’identità del titolare del trattamento (il responsabile della gestione dei dati).
  • Le finalità della videosorveglianza con audio (ad esempio, “area videosorvegliata con audio per motivi di sicurezza”).
  • Le modalità per esercitare i diritti degli interessati (accesso, rettifica, cancellazione, ecc.).

I cartelli devono essere ben visibili e leggibili prima di entrare nell’area videosorvegliata con audio.

Rischi e sanzioni: le conseguenze delle violazioni

La violazione delle norme sulla protezione dei dati personali, specie se riguarda la registrazione audio, comporta sanzioni amministrative e penali, previste rispettivamente dal GDPR e dal D.lgs. 101/2018.

  • Sanzioni Amministrative: il GDPR prevede sanzioni fino a 20 milioni di euro o, per le imprese, fino al 4% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente, se superiore.
  • Risarcimento Danni: la persona lesa dalla violazione della privacy può chiedere il risarcimento dei danni morali e patrimoniali. La violazione della privacy, infatti, può danneggiare la reputazione di un’azienda o di un privato.

Utilizzo legale della videosorveglianza con audio: suggerimenti

Per usare la videosorveglianza con audio in modo legale, è essenziale seguire questi suggerimenti:

  • Valutare la necessità: prima di installare un sistema di videosorveglianza con audio, valutare se è realmente necessario e se gli obiettivi si possono raggiungere con mezzi meno invasivi.
  • Definire le finalità: stabilire le finalità della videosorveglianza con audio e documentarle.
  • Minimizzare i dati raccolti: configurare il sistema in modo da registrare l’audio necessario per le finalità prefissate. Utilizzare funzioni di mascheramento audio per proteggere le conversazioni non rilevanti.
  • Informare: apporre cartelli informativi, specificando la presenza di registrazione audio. Se necessario, ottenere il consenso informato.
  • Proteggere i dati: implementare misure di sicurezza per proteggere i dati audio da accessi non autorizzati, perdite o danneggiamenti.
  • Rispettare i tempi di conservazione: conservare i dati audio per il tempo necessario e cancellarli al termine.
  • Nominare un Responsabile della Protezione dei Dati (DPO): se l’azienda rientra nei casi previsti dal GDPR, nominare un DPO.
  • Consultare un esperto: in caso di dubbi, consultare un avvocato specializzato in diritto della privacy o un consulente esperto in sistemi di videosorveglianza con audio.

Alla luce delle considerazioni esposte finora, possiamo, quindi, affermare con certezza che la videosorveglianza con audio è un valido strumento per la sicurezza, ma il suo utilizzo richiede una gestione attenta per non violare la privacy delle persone. 

Comprendere il quadro giuridico e seguire le indicazioni qui fornite è essenziale per un impiego legale e responsabile di questa tecnologia. 

L’equilibrio tra sicurezza e privacy è un tema delicato, ma con la giusta attenzione, si possono raggiungere entrambi gli obiettivi. 

Prodotti come quelli offerti da Verisure, dotati di tecnologie avanzate e progettati nel rispetto della normativa sulla privacy, possono proteggere ambienti domestici o attività commerciali, senza compromettere i diritti delle persone. 

È consigliabile una consulenza professionale per l’installazione e la configurazione del sistema, in particolare per la registrazione audio.

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